Origini della Gnosi 3
- andreabertolini62
- 8 giu 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Cari lettori, in questo terzo post sulla storia dell’esoterismo cristiano esploreremo la connessione tra la Gnosi e alcune delle più importanti tradizioni religiose della storia: cultura greca, Ebraismo, Cristianesimo e Islam. All’origine del pensiero religioso di tutti i popoli ritroviamo il ricordo di un insegnamento segreto, rivelato direttamente da una Fonte divina a uomini illuminati, profeti, veggenti, conservato successivamente da confraternite composte da persone che avevano raggiunto un elevato livello spirituale.
Questi custodi della Sapienza Divina, la Gnosi, costituiscono il nucleo centrale di ogni religione e operano al tempo stesso su un livello che va oltre quella specifica tradizione, tanto che possiamo riscontrare su questo piano un’unità trascendente di tutte le religioni. Come abbiamo visto nei post precedenti il termine greco "Gnosis" significa "conoscenza", e rappresenta una forma di conoscenza spirituale che va oltre le dottrine religiose convenzionali. Nella cultura greca, la Gnosi era collegata alle filosofie mistiche e agli insegnamenti di filosofi come Platone, Eraclito e Aristotele che ne parlavano come di un’illuminazione improvvisa, un’esperienza diretta e personale della dimensione spirituale. Secoli dopo, nel periodo ellenistico, ritroviamo questa concezione nelle correnti di Gnosi pagana che si diffusero soprattutto ad Alessandria d’Egitto, come il neopitagorismo e il neoplatonismo. In questa città, punto d’incontro fra cultura egizia, ellenica, ebraica e orientale, il termine Gnosi fu assimilato da scuole iniziatiche di diverso orientamento (consulta il libro Viaggio nella Gnosi).

Possiamo parlare di Gnosi ebraica a partire da Filone Alessandrino, un filosofo ebreo di lingua greca che contribuì a unire le influenze filosofiche greche, in particolare il platonismo, con la saggezza giudaica. La Gnosi ebraica si riferisce alla ricerca della conoscenza interiore e spirituale come strumento per raggiungere la comunione con il Divino e si ricollega all'Ebraismo antico, nel quale esisteva un insegnamento segreto che Mosè apprese in Egitto (Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani e divenne potente in parole e opere – Atti 7: 22). Clemente d’Alessandria affermava che Mosè fosse iniziato all’antica scienza egizia, in quanto senza di essa l’opera mosaica sarebbe incomprensibile.
Questo insegnamento segreto fu poi tramandato nei secoli nella tradizione della Kabbalah, che possiamo appunto definire come Gnosi ebraica.
In questo mosaico religioso e multiculturale si inserì nel I secolo d.C. anche il Cristianesimo, portatovi dall’apostolo Marco. Le scuole cristiane che sorsero ad Alessandria assorbirono ben presto molte delle idee filosofiche e religiose ivi presenti che iniziarono ad incorporarsi nel messaggio cristiano. Dal II secolo in poi i termini Gnosi e Gnosticismo saranno sempre più associati alle scuole cristiane a indirizzo esoterico, come quelle di Basilide, Valentino e i loro successori. Valentino sosteneva di aver ricevuto da Teudas, un allievo di San Paolo, la Gnosi, ossia la trasmissione degli insegnamenti segreti di Gesù (ascolta la conferenza).
Anche nell'Islam, la Gnosi ha lasciato il suo segno. La tradizione Sufi ad esempio si concentra sull'esperienza diretta di Dio attraverso la conoscenza interiore e l'amore divino. I Sufi cercano l'illuminazione spirituale attraverso la pratica della meditazione, del canto, delle danze e della contemplazione.
La relazione tra Gnosi e le religioni monoteiste è stata spesso complessa e conflittuale. Tuttavia, ci sono stati anche tentativi di integrazione e di sintesi tra essa e alcune delle idee centrali di queste religioni. Oggi, la Gnosi continua ad essere studiata e praticata in diverse forme e contesti, sia all'interno che al di fuori delle tradizioni religiose.


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