Il senso profondo della Pasqua gnostica come passaggio iniziatico
- andreabertolini62
- 19 apr
- Tempo di lettura: 1 min
La Pasqua, nel cuore della tradizione gnostica, non è soltanto un evento storico o liturgico, ma un simbolo potente di risveglio e rinascita interiore. È il tempo in cui il Cristo gnostico si libera dal mondo dell'illusione per tornare alla luce della Pienezza.
In questa edizione speciale della newsletter, vi accompagniamo attraverso parole, suoni e visioni capaci di far vibrare in voi l’eco di questo passaggio.

Pasqua gnostica: dalla croce all’illuminazione interiore
Per la Gnosi, la Pasqua è ben più che il ricordo di un sacrificio: è la mappa simbolica di un cammino interiore. La croce non è solo dolore, ma crocevia tra due mondi: quello della materia e quello dello spirito. Il Cristo gnostico non muore per espiare, ma per liberarsi: lascia il corpo per ricongiungersi alla sua origine divina.
Ogni anno, la Pasqua ci invita a lasciare ciò che è vecchio, ciò che è morto dentro di noi, per far spazio a qualcosa di nuovo: un pensiero più libero, un cuore più sveglio, uno sguardo più lucido.
Nel Vangelo di Filippo leggiamo: Coloro che dicono che prima si muore e poi si risorge, sbagliano. Se non ricevi la resurrezione da vivo, da morto non riceverai nulla.
La resurrezione, allora, è un risveglio che accade ora. Qui. In questo preciso istante in cui scegliamo di guardarci dentro.
Che questa Pasqua sia per voi un tempo di silenzio fecondo, di luce rivelata e di verità interiore che si manifesta.
In Gnosi e consapevolezza,
Andrea



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